Atalanta, due missioni (e mezza) compiute. Solo applausi e due belle notizie: Palestra e Cuadrado

commento. Il post partita di Roberto Belingheri

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L e due missioni- quasi tre - sono compiute. L’Atalanta è qualificata per la fase successiva della Champions League. L’Atalanta ha migliorato considerevolmente la sua differenza reti, per garantirsi un’eventuale gara casalinga di ritorno negli spareggi. E la «quasi terza» missione era quella del sogno: tenere il piede nella porta, la porta che conduce ai primi otto posti, quelli della qualificazione diretta. C’è di mezzo il Barcellona, che non ha ancora giocato con il Benfica nel momento in cui scriviamo. Vedremo. Intanto, quel che va detto è che l’Atalanta ha centrato uno degli obiettivi di stagione: dentro questa discutibilissima nuova formula della Champions l’Atalanta avrà ancora un ruolo, per giocarsi gli ottavi di finale che varranno 11 milioni di euro. E’ un risultato straordinario, centrato senza sbagliare mai prestazione, centrato disinnescando lo scherzo del calendario che aveva riservato all’Atalanta l’ultima, potenzialmente decisiva partita proprio a Barcellona, mission impossible. L’Atalanta è stata tanto brava da rendere quella partita quasi ininfluente, o influente solo sul sogno residuo, quello di un posto tra le squadre più forti d’Europa. Ma l’Atalanta lo è già, e questo è cosa nota.

Al di là dell’avversaria

L’avversaria l’avevamo descritta, e i numeri non mentono mai. Lo Sturm Graz vale una delle ultime squadre di Serie A, forse addirittura meno. E si è visto. Aveva subìto pochi gol - 9 in 6 partite - ma a Bergamo ne ha presi 5 in 90 minuti, o meglio: 4 in 45 più quel primo tempo un po’ così.