M ai dare niente per scontato, per carità. Ma è doveroso prendere atto che la giornata di Champions si presenta con buone premesse. Il Celtic può essere temibile lassù, nella sua tana, col suo freddo, il suo campo, il tifo indiavolato dei suoi supporters. Ma è altro, lontano da Glasgow. E se guardando la classifica del campionatino scozzese si vede una sorta di rullo compressore, guardando l’andamento in Champions - anche se ovviamente limitato a due sole partite - si nota qualcosa che rimette le proporzioni al loro posto. Se il Celtic in campionato segna una media di 3 gol a partita e ne subisce 0,37, in Champions ne segna 3 a partita e ne subisce 4. Dati sballati, frutto di due goleade: quella per 7-1 incassata a Dortmund dal Borussia e quella per 5-1 rifilata allo Slovan Bratislava. Dati grezzi che però qualcosa dicono: dicono che il Celtic è un’avversaria alla portata dell’Atalanta. Altro dato grezzo: Transfermarkt stima un valore complessivo della rosa pari a 124 milioni più spiccioli. L’Atalanta ne vale 447. Il Celtic ha solo tre giocatori con un valore superiore ai 10 milioni di euro: il difensore Carter-Vickers (14), il centrocampista Engels (11), l’attaccante Furuhashi (14).