Atalanta a Barcellona per chiudere un capolavoro, nei luoghi del trionfo di Felice (con un po’ di pensiero al mercato)

commento. L’editoriale pre partita

Lettura 1 min.

E ccoci qui, al grande capitolo che mancava nella nuova era europea dell’Atalanta. Il Barcellona. Scorrendo le «figurine» delle big: United celo, Arsenal celo, City celo, Liverpool celo. Psg celo, Real Madrid celo. Giocando oggi col Barcellona, all’Atalanta mancano solo, delle grandissime squadre continentali, Bayern e Chelsea. A voler essere pignoli, aggiungiamoci Atletico Madrid e Siviglia. Ma un gradino sotto. Oggi, l’Atalanta di sicuro aggiunge un tassello fondamentale alla sua storia, e lo aggiunge a prescindere da come andrà a finire la partita. L’Atalanta va al cospetto - non da pari grado, ma a testa alta - di una società che solo in campo internazionale ha vinto, dentro tutto, 22 trofei. Il resto mancia è fatto di 27 scudetti e 52 trofei nazionali. Non sarà Camp Nou, ed è un peccato soprattutto per quelli che la trasferta è anche gita, selfie allo stadio, esperienza. Ma chi è già in terra spagnola o chi s’imbarca stamattina studi bene bene l’articolo di Dino Nikpalj a pagina XI dello speciale pubblicato da L’Eco di Bergamo. Perché non sarà Camp Nou, ma il destino ha riservato all’Atalanta uno «scherzo» di quelli speciali.