Verona-Atalanta: volti nuovi, confronti statistici. Ecco il bigino per prepararsi alla partita

scheda. La presentazione di Massimiliano Bogni

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“T utti insieme a Palermo… invasione a Verona!”, recita uno dei cori simbolo della Curva Nord. Lo stesso inizia con “E la vita, la vita, e la vita l’è bèla”, forse non proprio la prima frase che verrebbe in mente a un tifoso dell’Atalanta dopo un inizio di 2025 tra i più turbolenti della storia nerazzurra. La 10ª partita in 28 giorni di questa terribile centrifuga sarà al Bentegodi di Verona. Chi è cosa è cambiato nell’Hellas, rispetto al recente passato e al 6-1 della gara d’andata? Cosa aspettarsi dal gruppo di mister Zanetti?

Volti nuovi

CHEIKH NIASSE – Arrivato pochi giorni prima dell’ultima trasferta a Monza, il classe 2000 senegalese ha già esordito in gialloblù per l’infortunio di Serdar nel primo tempo dell’U-Power Stadium. La seconda presenza con l’Hellas Verona, probabilmente dal 1’ per l’emergenza a centrocampo, sarà anche la seconda per Niasse in stagione contro l’Atalanta: come vertice basso di una mediana a 3, Niasse era stato titolare in Young Boys-Atalanta 1-6 di Champions League.

Rispetto al piano partita disegnato dagli svizzeri in quella occasione, è facile immaginare che il Verona ricalchi il blocco medio-basso che caratterizza la Serie A scaligera da metà dicembre: musica per le orecchie di Niasse, meno portato ad aggredire in avanti ma più abile a gestire le lunghissime leve (188 cm di altezza) nel coprire gli inserimenti nella propria trequarti. Un numero 10, come quello consegnatogli a Verona, con caratteristiche tutt’altro che da 10, ma col potenziale per avere impatto immediato nell’ecosistema veronese: a Monza è mancata la lucidità nel concludere, ma la possibilità di servirlo in campo aperto durante una ripartenza in spazi allungatissimi farà al caso di Zanetti.