C i piace conoscere i tifosi atalantini che vivono la passione per i colori che tanto amiamo dall’altra parte del mondo. Oggi voliamo in Brasile, e per la precisione a Porto Alegre, per conoscere Jonas Dadalt Maciel Lara, tifoso italobrasiliano con una storia tutta da raccontare. In passato abbiamo già avuto modo di parlare della città di Porto Alegre: era il derby tra Internacional e Gremio, con quest’ultimi con un piede in Serie B, tanto da spingere i tifosi concittadini, ma dell’altra sponda per quanto riguarda il tifo, a festeggiare con delle bare nerazzurre con scritta una “B” bianca. Tornando a noi, Jonas ha 36 anni e per diverso tempo, cinque anni, ha lavorato allo store ufficiale dell’Internacional, squadra per cui fa il tifo in Brasile. In tantissimi, negli ultimi anni, si sono avvicinati al mondo dell’Atalanta per la risonanza dovuta ai risultati o al bel gioco mostrato in Champions League davanti agli occhi di tutti. Ecco, in questo caso, niente a che vedere con tutto ciò. Jonas ha una storia del tutto particolare, unica. Come vi abbiamo già accennato, è italobrasiliano: ”Il mio bisnonno è nato a Belluno. Da quando sono venuto a conoscenza di questa cosa, circa tre anni fa, ho pensato di dover scegliere una città ed una squadra da tifare in Italia - commenta Jonas, che spiega come mai la scelta sia ricaduta proprio sull’Atalanta -. Innanzitutto mi sono concentrato sul nord del paese perché la città d’origine della mia famiglia si trova nella parte settentrionale. Ho pensato all’Atalanta e mi sono accorto che fosse una scelta perfetta. Qui a Porto Alegre, l’Internacional è considerato il club del popolo, una società minore. Non volevo scegliere una squadra che fosse piena di soldi e lo slogan ‘La maglia sudata sempre’ è perfetto. Una squadra che non molla mai. Io sono così nella vita e queste caratteristiche le vedo nell’Atalanta, mi rappresenta davvero. Con lo Spezia, per esempio, era sotto di due gol ed ha combattuto fino alla fine per pareggiare”.