Cominciano oggi le «invasioni di campo» di Marco Saita su Corner. Pensieri in libertà tra Bergamo, calcio, l’Atalanta.
C avallo Pazzo. No, non il capo dei Sioux Oglala, l’altro. Aiutino. Teatro Ariston, 1992, prima serata: “QUESTO FESTIVAL È TRUCCATO E LO VINCE FAUSTO LEALI”. Lui. No, non Fausto Leali (che peraltro nemmeno vinse), l’altro. Il “pazzo” trascinato subito via, a forza. Al secolo Mario Appignani. Un’infanzia a Roma tra abbandoni e maltrattamenti, poi l’avventura degli Indiani metropolitani (guidò la lui la “Cacciata di Lama” dalla Sapienza il 17 febbraio 1977), il riflusso, Sanremo, appunto, e anzi l’anno prima Venezia, durante la diretta della consegna dei Leoni d’oro alla 48ª Mostra internazionale d’arte cinematografica, urlando contro Baudo. “Chissenefrega”, direte (iniziamo bene…). Ok, avete ragione.