R ispetto al novembre di 3 anni fa, ad aver vissuto nella stessa posizione odierna quella doppia sfida tra Atalanta e Young Boys sono rimasti 7 giocatori dello Young Boys, Gian Piero Gasperini e 7 dei suoi ragazzi atalantini (provate a ricordarli!). Quanto sarà diversa quindi la sfida sul sintetico dello Stadion Wankdorf da quelle del 2021? Proviamo a scoprirlo, nella presentazione della 5° giornata della Champions League 2024/25.
Previsioni tattiche
Non sono state due anni banali, gli ultimi dallo Young Boys. In entrambi i casi, i gialloneri hanno deciso di cambiare guida tecnica a stagione in corso: nel marzo 2024 Raphaël Wicky e poco più di un mese fa Patrick Rahmen sono stati esonerati dalla società di Berna. In entrambi i casi, la scelta è ricaduta su Joël Magnin, 53enne di Neuchâtel, che ha scelto di non allontanarsi dal progetto tecnico e tattico dei suoi predecessori. Contro tutte le difese a 3 affrontate in stagione (Yverdon e Zurigo in Super League, Inter in Champions League), l’identità e i principi dei gialloneri non sono mai mutati, a prescindere dal livello degli avversari: un aspetto positivo, se ricondotto alle convinzioni del gruppo; un aspetto negativo, se collegato ai limiti non superabili dalla rosa svizzera.
Il focus principale deve essere su cosa lo Young Boys è capace di fare ad alta velocità, contesto ideale per le caratteristiche dei giocatori di Magnin. Sulla falsariga del Parma, anche gli svizzeri sono una squadra di strappi ma aggiungono anche una pressione alta più organizzata. Senza una costruzione della manovra ragionata sin da portiere (von Ballmoos è assai a disagio nel gestire il possesso: lancerà lungo in ogni caso, sia che venga pressato sia che venga lasciato libero, e quindi bisognerà lavorare sui duelli aerei degli attaccanti) o difensori (unica eccezione è Lauper, soprattutto sui cambi gioco lunghi in diagonale), è proprio il recupero alto del pallone e l’attacco diretto alla difesa avversaria non ancora schierata la risorsa principale dello Young Boys.