S e c’è una febbre che sale, è solo quella delle parole. Centinaia di tweet e re-tweet, comunicati e dichiarazioni. Ma per ora, nulla di più: il più classico dei cani che abbaiano, e anche se i latrati sono amplificati dalla cassa di risonanza dei social, alla fine il morso non c’è. Ancora non c’è, ma pare ci siano pochissime possibilità che dalla tempesta si passi a qualcosa di più concreto. Ricapitoliamo, per quei due o tre che non avessero seguito la vicenda. Gasp rilascia un’intervista e, nella sorpresa (sorpresona, quasi 3 mesi dopo...) generale, dice: «A Valencia stavo male il giorno prima della partita e peggio il giorno dopo». Apriti cielo, nonostante l’immediata precisazione: non c’era febbre e non c’erano sintomi respiratori. Vediamo gli sviluppi e i contorni della vicenda.