L a Serie A è cosmopolita, l’Atalanta pure. Mezzo mondo è rappresentato nel campionato italiano: Francia, Brasile e Argentina spadroneggiano, ma ci sono anche new entry esotiche, come la Georgia, che sta diventando di moda. Anche Zingonia ospita giocatori di diverse nazionalità: per la precisione 14, contando anche l’Italia.
Record arancione: poker
Quella olandese è la bandiera che sventola maggiormente a Bergamo, visti i quattro orange nella rosa nerazzurra, Koopmeiners, de Roon, Hateboer e Bakker. Eguagliato il doppio record atalantino dell’Argentina, risalente al 2012/13 (Moralez, Parra, Denis e prima Matheu poi Scaloni) e al 2014/15 (Scaloni, Gomez, Moralez e Denis). Oggi, in rosa, ci sono poi proprio due argentini (Palomino e Musso) e due brasiliani (Ederson e poi Toloi, che viene contato come alfiere del paese in cui è cresciuto, anche se gioca nella Nazionale italiana), quindi un rappresentante a testa per Albania (Djimsiti), Colombia (Muriel), Francia (Adopo), Belgio (De Ketelaere), Pasalic (Croazia) Svezia (Holm), Russia (Miranchuk), Mali (Touré), Bosnia (Kolasinac, anche se nato in Germania) e Nigeria (Lookman, anche se nato in Inghilterra). Rispetto all’anno scorso sono entrati Belgio, Svezia, Bosnia e Mali ed è rientrata la Russia, sono uscite la Danimarca di Maehle e Højlund, la Turchia di Demiral e la Costa d’Avorio di Boga, mentre la Colombia ha dimezzato il contingente (ancora Muriel, non più Zapata) e la Francia l’ha rinnovato (da Soppy a Adopo).