P er la prima volta nella storia del calcio verrà assegnato il Pallone d’Oro anche agli allenatori. È vero che di premi per chi è in panchina ne esistono già, come il «FIFA World Coach of the Year», assegnato a partire dal 2010 e diventato poi «The Best FIFA Football Coach» nel 2015. Ma il Pallone d’Oro ha un sapore diverso, parliamo del più antico e celebre riconoscimento calcistico individuale, istituito nel 1956. Assegnato da un giornale, France Football, con una giuria composta da un giornalista per ognuna delle prime cento nazioni del ranking Fifa. Una giuria poco omogenea, che aumenta l’imprevedibilità.
Ne stiamo parlando perché tra i sei candidati c’è anche Gian Piero Gasperini. Un riconoscimento di altissimo livello, anche per l’alto numero di giurati. Il calibro degli altri cinque lo conferma. Carlo Ancelotti, che con il Real Madrid ha vinto il campionato spagnolo e la Champions League. Pep Guardiola, vincitore della Premier League con il Manchester City, in una battaglia infinita con Arsenal e Liverpool. Xabi Alonso, che ha dominato la Bundesliga e la Coppa di Germania con il Bayer Leverkusen, senza mai perdere una partita. Luis de la Fuente, ct della Spagna che ha stravinto l’Europeo. Lionel Scaloni, campione con la sua Argentina in Copa America.