N umeri del presente, previsioni tattiche su quel che potrà essere la partita in arrivo, uno sguardo sul passato e uno sul duello che potrebbe decidere le sorti dell’incontro. Per arrivare preparati a ogni gara dell’Atalanta nel massimo campionato italiano, ecco la storia in breve delle partite dei nerazzurri come se fosse un’edizione Bignami, un bigino da portarsi con sé ogni fine settimana. Oggi il capitolo è intitolato “Monza-Atalanta”.
Previsioni tattiche
La data spartiacque della stagione del Monza è il 24 febbraio. Dalla 26° giornata in avanti, infatti, Raffaele Palladino ha implementato con costanza il nuovo impianto col quale il Monza ha affrontato almeno una parte di ogni gara fino a oggi. Mai posizionale e rigido come il maestro Gasperini, soprattutto in fase di possesso, il 4-2-3-1 con cui i brianzoli stanno affrontando l’ultima porzione di Serie A dice moltissimo sulle capacità dell’allenatore di Mugnano di Napoli dell’adeguare il sistema di gioco ai giocatori in rosa e non viceversa. La principale differenza con le prime gare dell’anno, nelle quali il Monza ha ricalcato gli stessi princìpi della passata stagione ma con elementi complessivamente di qualità inferiore, è l’utilizzo dei centrocampisti centrali. Se prima erano il centro propulsivo e generativo dell’intera manovra, ora sono sponde puntuali per la creazione di spazi più che di creazione di vantaggi. Sono proprio i due centrocampisti a svuotare la fascia centrale del campo – anche in funzione di coperture preventive su palla persa - per liberare la visione e lo spazio per le zone di campo che il Monza decide consapevolmente di cercare.