L’Eredivisie, dove l’Ajax domina: lì quasi 4 gol a partita, in Champions «solo» 1,4. Talenti, bel calcio, bilanci in ordine

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E redivisie. Tanti gol, attenzione ai bilanci e alla fine vincono quasi sempre Ajax e Psv. Lo spunto ad occuparci del campionato olandese ce l’ha dato Gianpiero Gasperini quando in una recente intervista, ammettendo quanto sia impegnativa l’alternanza Champions e campionato ogni settimana, ha commentato che lo stress da competizione potrebbe non essere uguale per tutte le squadre. Facile pensare che si stesse riferendo soprattutto all’Ajax, nostra concorrente per il passaggio agli ottavi di Champions. Vediamo dunque di inquadrare la Serie A olandese nel contesto del calcio europeo: l’Eredivisie è considerata come importanza, in base al ranking Uefa, l’ottava lega del continente ben distanziata dalle 5 Top League, subito dietro anche a Portogallo e Russia e davanti al vicino Belgio. Il professionismo ha inizio in Olanda alla fine degli anni 50 favorito dall’arrivo all’Ajax di Rinus Michels e del suo total-voetbal, nel 58/59 prese il via il primo campionato professionistico a 18 squadre. Durante la pandemia la scorsa primavera la Federazione, seguendo l’esempio francese, ha deciso di congelare la classifica con l’Ajax in testa a pari punti con l’Az Alkmar ma davanti per differenza reti, non senza una coda polemica perché, pur non assegnando titoli e retrocessioni, solo per qualche rete in più i lancieri di Amsterdam hanno goduto di una migliore posizione nei turni preliminari della Champions. Infatti si qualificano per le competizioni europee le prime 5 squadre, le prime 2 vanno ai preliminari Champions, le altre in Europa League ma solo la terza direttamente ai gironi. Nelle coppe in corso, Ajax a parte, l’Az Alkmar ha mostrato un buon calcio, espugnato il San Paolo contro il Napoli ed ha buone possibilità di passare il turno, cosa che è già riuscita con un turno d’anticipo al Psv, mentre il Feyenoord è obbligato a vincere in casa del Wolfsberg.