Q uesta Atalanta non si ferma più. Quinta vittoria su cinque partite giocate dopo il lungo stop, decimo successo consecutivo tra Serie A e Champions League centrato a Cagliari. Cuore, tecnica, fame di vittoria e sì, anche un po’ di fortuna. E a proposito di fortuna, o meglio sfortuna, domani arriva a Bergamo la Sampdoria. Perché sfortuna? In campo ci sarà Albin Ekdal, uno dei giocatori con più retrocessioni in carriera. Vi raccontiamo la sua storia. Nasce in Svezia, a Stoccolma, il 28 luglio 1989. I primi calci al pallone li tira con la maglia del Brommapojkarna, squadra di un sobborgo della capitale svedese. Le qualità ci sono, visto che a quindici anni viene contattato dagli osservatori del Chelsea, che lo vorrebbero portare a Londra. Peccato che il padre, noto giornalista televisivo, preferisca che resti vicino a casa, almeno per completare gli studi. Poco male, perché due anni dopo debutta in prima squadra, sempre nel Brommapojkarna: gioca addirittura quindici partite, ma a fine stagione il club retrocede nella seconda divisione svedese. Sarà la prima di una lunga serie di delusioni sportive, vissute in prima persona da Albin Ekdal.