di Enrico Mazza
N on ce ne vorrà Francesco De Gregori se per una volta la sua celebre canzone (La leva calcistica della classe ’68 uscita nel 1982) non ci serve per scusare un errore dal dischetto ma anzi, adeguatamente corretta, per evidenziare la precisione di un nostro attaccante. Indiscutibilmente le prestazioni di Luis Muriel sono state fin qui discontinue ma certamente da quando è lui a posizionarsi dal dischetto tutti noi tifosi atalantini siamo un po’ più tranquilli ed è un piacere vederlo battere con la freddezza tipica degli specialisti degli undici metri. Fin qui siamo a 5 realizzazioni su 5, cominciando alla terza di campionato a Genova contro Radu, per proseguire con la goleada all’ Udinese nella quale di rigori ne realizza un paio e recentemente in casa con il Verona con cui dà il là alla rimonta finale. Ovviamente non possiamo dimenticare la partita interna di Champions League con la Dinamo Zagabria, nell’occasione il rigore se lo procura furbescamente e poi va a realizzare come sempre di destro, con palla da una parte, preferibilmente sulla sua sinistra, e portiere dall’altra.