L’Atalanta festeggia Scalvini in azzurro. I dati: ecco perché l’esperimento di Gasperini può avere un futuro

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S abato, 19:30 circa. È il momento delle formazioni ufficiali, finalmente scopriamo chi sono i giocatori a disposizione di Gasperini e chi giocherà dal primo minuto nella sfida, complicata, contro la Lazio. La sorpresa è una, principalmente: Toloi e Maehle vanno in panchina, in campo dall’inizio c’è Giorgio Scalvini. Non proprio uno sconosciuto, visto che in campionato aveva già giocato cinque volte, ma sempre entrando dalla panchina. E non proprio uno sconosciuto nemmeno per il Ct Roberto Mancini, che l’ha convocato, insieme a Toloi, Pessina e Carnesecchi, per il prossimo stage della Nazionale.

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Lo spezzone più lungo era quello di Genova, contro la Sampdoria, quando ha sostituito Palomino nell’intervallo, mostrando fin da subito grande personalità. C’erano poi sessantasei minuti giocati in Coppa Italia, contro il Venezia. Non serve specificare che, contro la Lazio, il tasso di difficoltà era nettamente più alto rispetto ai precedenti. Perché di fronte c’era una squadra che corre per un posto nelle coppe europee e l’Atalanta si trovava in grande emergenza: un conto è giocare in mezzo ai titolarissimi, un altro è far parte di un undici piuttosto rimaneggiato. Questo dà ancor più valore alla prestazione di Scalvini, che oggi analizziamo.