Comincia un ciclo di servizi che chiamiamo «Atalanta in the world». Cioè: cercheremo luoghi nel mondo che si chiamano «Atalanta», e li racconteremo. E chissà che qualche tifoso non passi da lì durante le vacanze di quest’estate. Certo, cominciamo da un posto che non è esattamente raggiungibile per un selfie e via. Buona lettura, e se avete luoghi da suggerire, scrivete a [email protected]. A raccontarlo, poi, ci penseremo noi.
È stata la più bella e incredibile stagione di sempre, perché un’Atalanta così non si era mai vista. Mai. Così ribelle a ogni schema, così fragile nel cadere a causa dei propri e così forte nel rialzarsi, sempre e comunque. Sempre e comunque a rincorrere, a sognare. Perché dopo un inizio da incubo, in cui si correva per scappare da quell’inferno spesso frequentato, non per raggiungere qualcosa di così luminoso. Nessuno lo avrebbe potuto immaginare che un giorno, la piccola e ribelle Atalanta, avrebbe raggiunto qualcosa di così luminoso. Un cielo bellissimo, mai così ricco di corpi celesti. Le stelle della Champions League. Ci sono tutte: il Barcellona, il Bayern Monaco, il Manchester United, il Real Madrid. Nomi sentiti nominare spesso, mai così vicini come adesso. Perché l’Atalanta adesso ne fa parte.