I l finale di stagione è ancora tutto da scrivere, lo sprint verso l’Europa non è ancora perso. Lo dice l’aritmetica, lo ribadisce Umberto Marino: «Assolutamente sì», scandisce il direttore generale nerazzurro. Ma a prescindere dall’epilogo della volata, il giudizio sulla stagione – specifica Marino – rimarrà «sicuramente positivo». E anche se si dovesse restar fuori dalle competizioni continentali, nei piani della nuova proprietà americana «non cambierebbe assolutamente nulla». «La «continuità» è allora il tema che fa da filigrana alle riflessioni di Marino, fresco di rinnovo contrattuale sino al 2024: una firma, tra l’altro, che mette a tacere alcune voci circolate nelle scorse settimane su un possibile addio al club nerazzurro.
Direttore Marino, si riparte dallo Spezia. Al di là dell’aritmetica, per l’Atalanta un piazzamento europeo è ancora obiettivamente raggiungibile?
«Assolutamente sì. Ci credo fortemente: abbiamo ancora tre partite importanti in cui daremo il 1.000%. I nostri calciatori credono fortemente nell’Atalanta e giocano per ottenere risultati ancora più importanti».
Dopo un girone d’andata record, perché sono poi subentrate queste grosse difficoltà?
«Ce lo chiediamo tutti. Non si può banalizzare indicando uno o due motivi, sono tante le concause. Rimane il fatto che la stagione ci ha portato a un quarto di finale europeo e ancora oggi stiamo lottando per l’Europa. Non avrei quel pessimismo cosmico che qualcuno esprime. Ritengo sia una stagione che l’Atalanta ha disputato ad altissimi livelli, l’obiettivo è chiuderla al meglio».
Senza qualificazione europea, che bilancio si potrà dare a questa stagione? E se invece si centrasse la rimonta?
«Il giudizio è sicuramente positivo, vorrei vivere ogni anno l’emozione di un quarto di finale europeo. È qualcosa di clamoroso, forse non ce ne rendiamo conto».
A giugno, si ripartirà sempre con Gasperini?