N on sappiamo, ancora, se Josip Ilicic a luglio sarà un giocatore dell’Atalanta, come dice il suo contratto, o se la strada del campione sloveno si separerà da quella della maglia nerazzurra. I suoi problemi lo hanno allontanato dal campo, fino alla commovente passerella di sabato sera, quello scampolo di partita, la forma palesemente lontanissima da quella ottimale, ma piedi e cervello che sono ancora quelli che tutti ricordiamo: un fuoriclasse nasce tale, e tale resta a prescindere da tutto.
Moltissimi, quasi tutti, indicano con certezza la fine della storia tra Ilicic e l’Atalanta. Ci permettiamo di avanzare il dubbio. Perché nulla è più vero e incancellabile del talento di un fuoriclasse. E Ilicic, sabato sera, l’ha fatto vedere completamente. Ovvio, con tutti i limiti della sua condizione attuale, che non è quella di un calciatore di serie A. Ma considerando positivamente il suo riavvicinarsi al campo, il suo approccio con la gente, e aggiungendo i suoi post sui social in cui tutto sembra voler lasciar trasparire meno che l’intenzione di smettere... il dubbio prende ancora più corpo. E se Ilicic fosse ancora utile? A gennaio saranno 35 anni: nessuno chiede i miracoli. Ma lui un contratto ce l’ha. Il campionato di Serie A è oggettivamente mediocre, e la sua classe - sabato sera lo si è visto - lo rende comunque competitivo. Lo sarebbe ancora di più recuperando il suo peso forma e una brillantezza accettabile, in grado di garantirgli scampoli di partita a buoni livelli. Se la voglia ci fosse, perché non fare un tentativo? Di certo, nell’ambiente, non dovrebbe conquistarsi né fiducia né affetto: quelli sono come il talento dei fuoriclasse: garantiti, per sempre.
Nell’attesa di sapere cosa succederà, qui, dopo i brividi vissuti al Gewiss alla fine della partita con l’Empoli, vogliamo dedicargli un piccolo tributo: due raccolte video, una con i 60 gol segnati con la maglia dell’Atalanta dal 2017 al 2022, e una con i suoi 44 assist. Preparate i brividi.
