S ono nove i calciatori che da venerdì rappresenteranno l’Atalanta a Euro 2020 e non era mai successo che fossero così tanti. Addirittura, come raccontato qui su Corner, nelle cinque edizioni svolte dal 2000 al 2016 nessun nerazzurro era stato convocato. Poi le cose sono cambiate: è arrivato Gasperini, la squadra è tornata a giocare nelle coppe europee, i suoi giocatori sono cresciuti, hanno acquisito esperienza europea e - alcuni - sono diventati imprescindibili titolari della propria nazionale. Un orgoglio non da poco. A partire da venerdì si scenderà in campo, finalmente, ed oltre alle partite dell’Italia, c’è chi vorrà seguire anche altre squadre, per seguire gli atalantini impegnati: meglio arrivare preparati. Quando questi giocatori vestono la maglia nerazzurra sappiamo tutto di loro: rendimento, posizione in campo, giocate chiave. In nazionale, però, spesso cambia tutto. L’allenatore, lo stile di gioco. I compagni di squadra, che obbligano a movimenti diversi. Abbiamo fatto un giro per l’Europa, così da capire le differenze tra il ruolo che gli atalantini hanno in nerazzurro e quello invece svolto con la propria nazionale.