Il calcio di Palladino e i volti nuovi: ecco il bigino di presentazione di Fiorentina-Atalanta

scheda. La presentazione di Massimiliano Bogni.

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C ome nella gara d’andata, anche la seconda sfida stagionale tra Fiorentina e Atalanta andrà in scena nella domenica pomeriggio di rientro da una sosta delle Nazionali. Rispetto al 3-2 del Gewiss Stadium di metà settembre, diverse cose sono cambiate, soprattutto nelle gerarchie e nei volti copertina dei viola. Che Fiorentina aspettarsi, dunque, nella 30° giornata di Serie A 2024/25?

Volti nuovi

PABLO MARÍ – Con un semestre di ritardo, mister Palladino ha ritrovato il perno centrale della retroguardia costruita nel biennio di Monza. Dopo un lungo peregrinare in giro per il globo – Manchester City, Flamengo, Arsenal, NAC Breda -, il 31enne spagnolo ha trovato una sistemazione stabile in Serie A. Dopo Udinese e appunto Monza, anche a Firenze il mancino di Almussafes ha ritrovato la sua comfort zone: al centro di un terzetto arretrato, Marí ha la possibilità di impostare ogni partita basandosi sulla gestione individuale del riferimento più avanzato avversario. Il turno infrasettimanale di questa stagione vissuto a Bergamo col Monza, col metro arbitrale di Piccinini a concedere legittimamente una ruvida marcatura su Retegui, è un bel promemoria per l’attacco atalantino: chissà che lo staff di Gasperini non proponga un assetto diverso, per evidenziare i limiti nella gestione dello spazio e delle decisioni “in dinamica” di Marí, poco sostenuto nel caso da braccetti poco brillanti nel recupero rapido.

MICHAEL FOLORUNSHO – Leggenda narra che, appena prima dell’infortunio di Scamacca a Parma, Napoli e Atalanta avessero trovato un accordo per portare l’ex Verona a Bergamo.

Con le strategie di investimento dirottate a causa del ginocchio di Gianluca, il 27enne romano ha trascorso un girone d’andata quasi da “spettatore non pagante” nella rosa di Antonio Conte, prima di trasferirsi in riva all’Arno nel mercato di gennaio. Nelle prime 7 uscite in viola, l’ex Reggina è stato impiegato come esterno alto in un modulo che Palladino sembra aver nuovamente accantonato: nel 3-5-2 implementato dalla vittoria col Lecce, è probabile che l’intensità e la fisicità di Folorunsho possano sposarsi coi compiti di una delle mezzali, se non addirittura con l’istinto invasore del sotto punta.