Dati, volti nuovi, il calcio di D’Aversa: ecco il bigino per prepararsi a Empoli-Atalanta

scheda. La presentazione di Massimiliano Bogni

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E mpoli e Atalanta, due tra le squadre al momento meno brillanti – su livelli chiaramente diversi – del panorama della Serie A, riempiranno lo slot del tardo pomeriggio domenicale della 26ª giornata di Serie A. Se allo stato di forma dell’Atalanta sappiamo immaginare chi e come possa porre rimedio, sui chi e su cosa punterà Roberto D’Aversa per replicare una prestazione simile al 3-2 del Gewiss Stadium prenatalizio?

Volti nuovi

MATTIA DE SCIGLIO – La costante emergenza nel reparto difensivo empolese ha trasformato l’ex Milan e Juventus da ultima ruota del carro, da utilizzare nelle sfide di Coppa Italia per far rifiatare i titolari, a braccetto destro impiegato con buona costanza. Giocare fuori ruolo (lui terzino naturale, destro o sinistro), per di più con un fisico che ha perso almeno un passo a causa delle 32 primavere, lo renderebbero l’anello debole della linea difensiva di D’Aversa. Se gli si concedesse di condurre palla al piede – possibile che sia lui “l’ignorato”, soprattutto nel caso non si schierasse il tridente dal 1’ – si potrebbero aprire spazi alle sue spalle che, in caso di recupero palla e transizione dal lato sinistro nerazzurro, sarebbero incolmabili per il solo De Sciglio.

SZYMON ZUKROWSKI – La notizia più importante arrivata nel gennaio empolese è che il centrocampista polacco sia calcisticamente vivo. Diversi problemi alla caviglia lo avevano tenuto lontano dai campi dal maggio 2024, facendo presagire una cura non adeguata del primo infortunio. La versione ideale di Zurkowski è quella di una mezzala di intensità e qualità nella trequarti avversaria, per ora ristretta a non più dei 20’ finali di partita: la speranza per la salvezza dell’Empoli è che possa tornare a garantire efficienza fisica il prima possibile.

CHRISTIAN KOUAMÉ – 19 presenze in campionato, in gran parte dalla panchina, con mister Palladino non gli sono valse la conferma nella rosa della Fiorentina. Anche per il 27enne ivoriano, la trasferta con l’Udinese è coincisa con l’esordio da titolare con l’Empoli: impiegato, come nell’ingresso a gara in corso col Milan, come seconda punta nella coppia d’attacco di D’Aversa, anche in corridoi più interni rispetto alle annate in viola Kouamé si confermerà un elemento di grande fastidio se dovesse avere tanto campo da attaccare. Molto meno pericoloso, d’altronde, se il braccetto sinistro atalantino riuscisse a restringere il più possibile gli spazi entro i quali l’attaccante cresciuto tra Sassuolo, Prato, Inter e Cittadella potrà gestire il pallone, complici leve troppo lunghe e piedi poco morbidi per sgusciare nel breve.