S cegliere un ex nella rosa del Monza attuale sarebbe sin troppo semplice. Tra campo e panchina, la lista di chi ha vissuto un’esperienza a Bergamo è corposa, in attesa di eventuali aggiunte: Giorgio Cittadini, Davide Bettella, Matteo Pessina, Roberto Gagliardini, Andrea Colpani, Federico Peluso (collaboratore tecnico), Sergio Floccari (responsabile dello scouting per il settore giovanile), persino Mauro Bianchessi (responsabile dello scouting dell’Atalanta dal 1991 al 2007, ora responsabile del settore giovanile monzese). Chi ha compiuto, invece, il percorso opposto? Atalanta-Monza 0-0 del 25 ottobre 1970 è un interlocutorio pareggio di inizio campionato di B, illuminato solo da qualche lampo del trequartista degli ospiti. Giulio Corsini, incantato dall’imprevedibilità del giocatore biancorosso, lo mette in cima alla lista della spesa per la rosa della successiva A. Saranno 2 sole le presenze del giovane in tutto il campionato, unico scampolo di A per un talento mai sbocciato e persosi in troppi vagheggi. Per sua e nostra fortuna, Emiliano Mondonico ha avuto modo di riguadagnare credito, infinito ed eterno, presso i cuori atalantini. Quel Monza di Gigi Radice non compì il salto in A insieme all’Atalanta, impedendo a Emiliano di impreziosire un’eventuale Atalanta-Monza nella massima serie, altrimenti anonima e scialba. Non è propriamente un doppio ex, ma è uno degli unici 5 giocatori passati direttamente dal Monza all’Atalanta nell’ultracentenaria storia orobica dai nerazzurri. Ha trovato il modo di essere speciale anche senza fare nulla.