Dall’Atalanta a Cagliari, il nuovo capitolo della lunga storia del giovane Zortea (e buona fortuna)

scheda. L’approfondimento di Filippo Maggi

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N adir Zortea è stato ufficializzato mercoledì dal Cagliari poco prima delle 17. L’esterno trentino andrà in Sardegna a titolo definitivo, recidendo così un rapporto contrattuale con l’Atalanta che durava da dieci anni precisi. Il ragazzo era, infatti, arrivato a Bergamo dal Südtirol, con cui aveva fatto benissimo tra le fila dei Giovanissimi Nazionali, categoria oggi non più esistente ed assimilata ai canoni europei con la nomea di “Under 15”. Il percorso non è stato facile. In diverse occasioni gli è capitato di non essere considerato, dall’allenatore di turno come una primissima scelta, anche in virtù del fatto che l’annata dei classe ’99 nerazzurri è stata una delle migliori passate per Zingonia negli ultimi vent’anni. Di quella squadra facevano parte, tanto per essere chiari, talenti del calibro di Bastoni, Melegoni, Colpani, Latte Lath e Capone. Enrico Del Prato, che era il capitano, veste ora la fascia di capitano del Parma, con cui abbraccerà la Serie A nella stagione ormai a venire. Zortea era un giocatore, come detto, non così fondamentale nell’undici titolare. Nell’annata in Under 17, in cui poi arrivò la vittoria dello Scudetto, finì per non essere considerato per le partite decisive. Al suo posto, a destra, si alternarono lo stesso Del Prato e un ragazzo che oggi, dopo un po’ di Serie D, ha abbracciato l’avventura a stelle e strisce presso un paio di college, Mattia Vezzoni.