Carlo Ceresoli, 110 anni dalla nascita. Dalle finestre rotte di via dei Carrozzai al no (del regime) al PSG. Racconto e foto

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I n pochi ancora non lo sanno, ma nell’Atalanta ha giocato un portiere bergamasco, ancora oggi considerato uno dei migliori della storia del calcio: Carlo Ceresoli. Oggi la macchina del tempo di Corner rivive la sua storia con l’aiuto di Andrea Ceresoli, il nipote, mentre ci avviciniamo al centodecimo anniversario dalla nascita di “Carletto”, com’era soprannominato, il cui compleanno era proprio il 14 giugno. Anno di nascita, 1910. Prima di tutto è la storia di un calcio d’altri tempi, quello degli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso. Anni di tensioni politiche e sociali non indifferenti, con l’avvicinarsi della guerra. Anni in cui il calcio era prima di tutto un gioco, che anno dopo anno diventava sempre più popolare. E la storia di Carlo Ceresoli parte proprio dal calcio visto come gioco, tra le vie di Bergamo. Il nipote Andrea di aneddoti ne conosce parecchi, gli sono state raccontate da un nonno davvero speciale prima e dal padre poi.