P er aumentare ancor di più il peso specifico (e la pressione su entrambe le squadre) di Napoli-Inter, una vittoria nerazzurra nell’Atalanta-Venezia delle ore 15 avrebbe un valore enorme. Di fronte alla (si spera) rinfrancata e riposata formazione di Gasperini ci saranno dei lagunari ancora in corsa, almeno a livello psicologico, per la permanenza in Serie A: basterà questo per rendere la squadra di Eusebio Di Francesco un ostacolo difficile da superare?
Volti nuovi
IONUT RADU – Non fosse bastato Filip Stankovic, il lungo infortunio del figlio di Dejan ha portato il Venezia a rivolgersi ancora all’Inter per un portiere. La scelta è caduta sul 27enne di Bucarest, ancora macchiato in Italia dall’errore di Bologna in nerazzurro che è “costato” lo Scudetto 2021/22 alla squadra di Inzaghi.
Preso immediatamente il posto di Joronen nelle gerarchie di Di Francesco, il portiere rumeno ricalca le caratteristiche che avevano reso Stankovic uno dei migliori estremi difensori per rendimento del campionato. Sicuro tra i pali, ordinato nel distribuire gioco coi piedi, decisamente insicuro nel valutare le traiettorie in uscita e su palla alta: se il serbo si è mantenuto per mesi come il 4° miglior portiere per gol prevenuti della Serie A (Vanja Milinković-Savić, Leali e Caprile i primi 3), Radu non ha però ancora compiuto prestazioni così superiori alla media nelle 3 gare giocate. La speranza è che possa offrirne a partire dalla trasferta di Como e non da quella di Bergamo…
JOËL SCHINGTIENNE – Prelevato dal Leuven in estate, il classe 2002 è entrato stabilmente nelle rotazioni difensive lagunari solamente a febbraio. Impiegato come braccetto destro del tridente arretrato di Di Francesco, l’Under21 belga possiede più di tutti nella rosa arancioneroverde la capacità di aggredire in avanti, accorciando il campo di fronte a sé e assecondando una maggiore intensità di centrocampisti e attaccanti nella pressione alta: rispetto a Marcandalli – 2002 bergamasco, arrivato in prestito dal Genoa a gennaio –, i 188 cm di altezza di Schingtienne sono abbinati a una buona capacità di recupero nella corsa all’indietro.
Lungo la catena destra, con un esterno di gamba come Zerbin ed eventualmente anche una mezzala dinamica come Doumbia, il Venezia ha poco interesse a conservare il possesso: Schingtienne non fa eccezione, mostrandosi ancora conservativo col pallone e poco propenso a rischiare la giocata in avanti.