L a stagione ufficiale atalantina si era aperta proprio contro i Blancos, nell’agrodolce notte di Varsavia firmata da Valverde e Mbappé. Sempre di Europa si parla, ma non più di Supercoppa o di finali: nel giardino di casa del Real Madrid, che sta diventando man mano terreno sempre più abituale anche delle escursioni nerazzurre, ecco cosa aspettarsi da Atalanta-Real Madrid, 6° giornata della prima fase di Champions League.
Previsioni tattiche
L’inevitabile riferimento è alla partita di metà agosto: a prescindere da infortuni e stati di forma, la struttura della squadre è la stessa dei ritiri prestagionali. Valgono quindi le indicazioni già espresse in questo bigino, pur con qualche precisazione. L’assenza di Eder Militao rende il Madrid una formazione ancor meno portata a concedere profondità a palla scoperta: se prima il brasiliano concedeva alla linea di rimanere più alta, contando sulle sue qualità atletiche fuori categoria nei recuperi, la sua sostituzione ha modificato i meccanismi della retroguardia. Con l’indicazione costante di mantenere la linea a 4 molto stretta, la distanza tra i difensori centrali è ancora minore rispetto a inizio anno: l’obiettivo è “nascondere” con la densità la relativa fisicità e stazza dei singoli elementi. Particolare è anche la modifica nei compiti di aggressioni fuori dalla linea: se prima Rüdiger era l’elemento più portato a bilanciare le uscite dell’altro centrale, ora è lui quello più portato ad accorciare in avanti. Il motivo è presto detto: Raúl Asencio, classe 2003 promosso dal Real Castilla per le numerose assenze nel reparto, è un difensore centrale più abile nella difesa in area di rigore, meno indicato a coprire grandi porzioni di campo in prima persona ma con la personalità “da Real” per gestire i duelli vicino alla propria porta.
Negli ultimi “big match” disputati dal Madrid, sconfitta per 2-1 a Bilbao incluso, gli esterni alti a cui è richiesto un fondamentale lavoro di bilanciamento sono stati Bellingham sulla fascia sinistra e Valverde su quella sinistra.