F uori contro il Villarreal: all’Atalanta resta il piano B. Che è l’Europa League, competizione già frequentata nel 2017/18 e – solo nei preliminari – nel 2018/19: non ha il fascino della Champions, ma anche per questo è più alla portata. Il lato positivo c’è: l’Atalanta può pensare di spingersi più avanti possibile. L’elenco delle partecipanti all’Europa League non è che fosse da paura: se proprio, le indiziate maggiori alla vittoria finale sono le fresche retrocesse dalla Champions. Il Barcellona in primis, nonostante il momento di grande crisi. E il Borussia Dortmund che ai nerazzurri evoca brutti ricordi e che oggi è trascinato dal «cannibale» Haaland. Poi, il Siviglia del Papu Gomez, che è la squadra regina della competizione, con 6 trionfi, tutti negli ultimi tre lustri. Quindi il sempre temibile Porto e un Lipsia rinnovato: escludendo lo Sheriff e forse lo Zenit, le scontente di Champions si ritrovano tra le favorite. E anche l’Atalanta fa parte del novero delle squadre che possono ambire al trofeo. Poi, tra le altre, occhio a Napoli, Lazio, West Ham, Bayer Leverkusen, Galatasaray e Monaco.