T ra le file della Atalanta c’è un giocatore che, nonostante si alleni con professionalità assoluta in quel di Zingonia, non riesce ancora a diventare protagonista tra i titolari di Gasperini. Stiamo ovviamente parlando di Aleksey Miranchuk. Il talento russo che è approdato alla corte del tecnico di Grugliasco nel settembre 2020, per una cifra prossima ai 14.5 milioni di euro (fonte Transfermarkt). Il trequartista di Krasnodar è stato uno degli investimenti più onerosi fatti dalla famiglia Percassi in questi anni di gestione. Per tutti però nel momento in cui si concretizzò l’acquisto di Aleksej si trattò di un vero affare, visto che Miranchuk aveva venticinque anni ed una valutazione di mercato prossima ai 18 milioni di euro.
Nel giro di una stagione e mezza, il valore di mercato del trequartista russo si è ridotto del 25%, portandosi ad un valore attuale “stimato” in circa 13.5 milioni di euro. Un solo milione in meno rispetto a quanto pagato dall’Atalanta, ma che rappresenta una cifra per la quale difficilmente si potrebbe trovare al momento un acquirente, visto i soli 1.159 minuti complessivi giocati con la maglia nerazzurra. Circa 30 minuti di media nelle 39 apparizioni di cui è stato protagonista. Nei giorni scorsi il suo procuratore, Shpinev Vadim, ha lasciato più o meno velatamente intendere che il suo assistito vorrebbe giocare di più, e che se all’Atalanta non lo può fare, Aleksej vorrebbe trovare un’altra squadra con cui terminare l’attuale stagione. Qua dobbiamo tornare per un attimo ai minuti fin qui concessi da Gasperini ad Aleksej e all’analisi dei suoi dati, per capire dove sta il «problema» di questo giocatore a Bergamo.