Atalanta, il lifting del mercato/1 Via un anno all’età media della rosa: non era così «giovane» dal 18/19. Tutti i dati

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A d ogni inizio di stagione calcistica le discussioni riguardanti la rosa si sprecano. Solitamente ci si sofferma su quanto si è speso, da dove vengono i nuovi calciatori, che palmares hanno. Si guarda però anche all’aspetto anagrafico della squadra per capire se quella allestita sia una formazione adatta ad affrontare anche il futuro. Uno dei ritornelli che hanno riguardato lo scorso campionato dell’Atalanta è stato quello relativo al ciclo finito o meno. Tutte le squadre hanno dei cicli storici che tendono ad esaurirsi e riteniamo che questo sia fisiologico. Non pensiamo sia una questione di fame agonistica quella che determina la necessità del cambiamento, è molto pragmaticamente una questione di carta d’identità. I giocatori invecchiano e diventa normale trovare nuove risorse. La differenza tra subire o gestire il fenomeno è costituita dalla capacità di fare innesti mirati e nei tempi giusti, in modo tale che il meccanismo subisca meno scossoni possibili. Abbiamo analizzato le rose dell’Atalanta degli ultimi dodici anni, periodo d’oro dell’Atalanta per risultati e per numero di stagioni disputate nella massima serie. Si sono quindi verificate le rose con cui l’Atalanta si è presentata ai nastri di partenza per misurare l’età media della squadra.