N omi del presente e intrecci del passato. Una lente d’ingrandimento su quello che il 2023/24 ci ha già detto e il duello che deciderà le sorti dell’incontro. Per arrivare preparati a ogni gara dell’Atalanta, anche in Europa League, ecco la storia in breve delle partite dei nerazzurri come se fosse un’edizione Bignami, un bigino da portare con sé in vista del giovedì sera europeo. Oggi il capitolo è intitolato “Marsiglia-Atalanta”.
Previsioni tattiche
Chi capisce il Marsiglia di Jean-Louis Gasset, e di conseguenza prova a descriverlo, è bravo. Una squadra allenata, in meno di due stagioni, da tre allenatori dalle impostazioni tattiche e dalle strutture di gioco tra le più diverse – la riaggressione a uomo a tutto campo e la difesa a 3 di Tudor, sistema che ha “ridato vita” calcisticamente a Kolasinac; il gioco posizionale, l’occupazione fissa delle zone e la difesa in linea a 4 di Marcelino; l’inizio affidato alle rotazioni offensive e la fine declinata sulla difesa posizionale con blocco basso di Gattuso – prima dell’arrivo del 70enne allenatore di Montpellier non può non presentare ancora oggi un andamento e una forma differenti di partita in partita. 5 vittorie consecutive, 5 sconfitte di fila e ora 5 risultati utili per approcciare la semifinale di Europa League con l’Atalanta, con almeno un paio di moduli alternati senza soluzione di continuità nei poco più di due mesi sulla panchina marsigliese rendono il pronostico della veste che Gasset darà ai suoi più simile a un azzardo, considerando anche l’assenza certa di alcune pedine importanti per squalifiche per l’andata o esclusione dalla lista UEFA (Gigot, Gueye, Onana e Costa) e l’incertezza sul rientro di altri elementi fondamentali (Mbemba, Merlin, Meïté). Nelle ultime 5 gare, quarti di Europa League col Benfica compresi, il Marsiglia si è presentato sul terreno di gioco quasi esclusivamente con una difesa a 3 come modulo base, schema sul quale baseremo alcune annotazioni che potranno riproporsi al Vélodrome.