Atalanta, il punto sui prestiti. Attenzione ai ragazzi in B: giocano troppo poco. Da Riva, dal Psg a zero minuti col Vicenza

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T orniamo con la rubrica dedicata ai calciatori atalantini in prestito alle diverse formazioni sparse lungo la penisola. Complice la situazione sanitari di questo periodo le partite si accavallano o vengono rinviate e questo significa che non vi è una situazione uniforme fra le diverse formazioni, alcune hanno disputato più incontri e altre meno. Per cercare di svolgere al meglio il nostro lavoro di analisi abbiamo deciso di prendere un punto fermo e fare una fotografia esatta a quel momento. Questa settimana abbiamo scelto domenica 25 ottobre come momento in cui tracciare una riga e trarree le, parziali, somme. Nell’analisi di questa settimana non abbiamo preso in esame le prestazioni di Avogadri (Sampdoria) e Viviani (Bologna) che vengono impiegati in prevalenza nei settori giovanili delle rispettive società con qualche incursione in prima squadra, come terzo portiere, per Avogadri. Risultano così essere 44 i calciatori le cui prestazioni abbiamo preso in esame. La nostra analisi è partita dal numero di partite che avrebbero potuto disputare questi calciatori e le convocazioni ad esse associate. Su questi macro numeri i risultati sono incoraggianti in quanto le convocazioni dei nostri sono state 206 su 245 partite pari all’84,1% mentre le presenze (sia come titolari che come subentrati) sono state 134 per un valore del 65,0%. Le note negative riguardano purtroppo i minuti giocati. Le 245 partite valgono infatti un totale di 22.050 minuti e i nostri calciatori ne hanno totalizzati solo 8.222. Questo dato rappresenta solo il 37,3%, un valore decisamente scarso se si pensa che l’anno scorso il dato finale si attestava al 54%.