D a quando Stephen Pagliuca ha comprato un pezzo (il più grosso) di Atalanta, la sua presenza nella vita del club si è avvertita - almeno da fuori - poco, anzi pochissimo. A differenza di altre proprietà americane sbarcate nel calcio italico, al suo arrivo non sono seguiti proclami, promesse o colpi di mercato.
Stephen e soci, si sono mossi proprio come farebbe un “bergamasco d.o.c.”, ovvero a fari spenti e restando dietro le quinte. Questo atteggiamento ha scatenato però pareri discordanti tra i tifosi nerazzurri, che nella maggior parte dei casi avrebbero voluto vedere gli americani impegnati in prima persona in questa sessione di mercato. Il fatto che la nuova proprietà non si sia esposta, non significa però che non cominci ad inserire i “suoi” uomini all’interno della struttura nerazzurra. La cautela con la quale Pagliuca e soci si stanno muovendo è infatti probabilmente dovuta (oltre ad accordi interni), al più semplice dei motivi: imparare come funziona l’Atalanta ed il sistema calcio italiano. Come sappiamo tutti, Pagliuca è il presidente di una delle più importanti franchigie del basket americano, quella dei Boston Celtics, e come sanno ormai altrettanto bene i lettori di Corner, gli americani si fidano maggiormente degli algoritmi rispetto ai “pareri degli esperti” o “all’occhio” dello staff tecnico.
Per queste ragioni, dalle parti di Zingonia si aggira un “nuovo uomo delle statistiche”. Il suo nome è per noi italiani uno specie di scioglilingua: Sudarshan Gopaladesikan. Fortunatamente per chi scrive, Sudarshan è conosciuto con il soprannome di “Suds”, che noi ovviamente utilizzeremo per il resto dello scritto. Suds come abbiamo specificato sopra, è stato inserito nella struttura dell’Atalanta per volontà degli americani. Ripercorrendo quanto ha fatto in carriera (poi lo vedremo nel dettaglio), è facile intuire che il suo ruolo è quello di aiutare gli uomini di mercato dell’Atalanta. Ma come?