L’ approccio alla Serie A del Como di Cesc Fabregas non ha conosciuto grandi deroghe tattiche alle linee guida che l’ex centrocampista, tra le altre, di Barcellona e Arsenal aveva già impartito ai lariani nel corso della stagione di B conclusa con la promozione diretta. Prima i punti di forza, che estrapolati dal contesto renderebbero il Como una squadra tranquillamente di metà classifica in Serie A: la costruzione che coinvolge anche l’estremo difensore e la creazione delle cosiddette “transizioni artificiali”. In parole povere: il Como è eccellente nell’attirare la pressione altissima degli avversari, creando decine di metri alle spalle della retroguardia da attaccare con la difesa in arretramento. Un esempio dalla partita a Udine, con i bianconeri friulani che non basano la propria fase di non possesso sui riferimenti a uomo ma pur sempre su un terzetto di difensori centrali: su retropassaggio a Reina, i difensori centrali si allargano per aprire le maglie del primo pressing e aprire il corridoio di ricezione ai centrocampisti centrali. I due non sono disposti sulla stessa linea: uno, spalle alla porta avversaria, si abbassa sino alla propria area; l’altro, posizionato perpendicolarmente alla linea di fondo, legge il movimento del compagno e si muove per creare la linea di passaggio migliore per ampliare il vantaggio generato dal passaggio taglialinee già dal primo controllo. Con lo stop, poi, si aziona la seconda sezione della risalita: l’esterno offensivo del lato opposto rispetto alla palla stringe al centro, mentre quello di parte fissa la massima ampiezza laterale alzandosi sulla linea della coppia d’attacco. La connessione tra il centrocampista e l’esterno che ha stretto – quasi tutti i giocatori del Como hanno una buonissima “diagonalità” in passaggi e conduzioni per attaccare sfruttando l’intera larghezza del campo - ha così liberato l’intera corsia per il terzino: a riempire l’area ci sono gli attaccanti e l’esterno opposto, con quello che aveva fatto da raccordo che arriva a rimorchio in caso di respinta o di cross arretrato.