Com’è cambiato il Cagliari, il calcio di Nicola: ecco il bigino che presenta la partita di oggi dell’Atalanta

scheda. La presentazione di Massimiliano Bogni

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C ome nel caso di Atalanta-Torino, anche il Cagliari farà visita a Bergamo nel sabato di Serie A immediatamente successivo a una trasferta nerazzurra in Champions League. La gara d’andata, con lo 0-1 in Sardegna del subentrato Zaniolo, ci deve ricordare quanto complicato sia affrontare i rossoblù di Nicola. È cambiato qualcosa (o qualcuno) nel Casteddu attuale, rispetto a quello del 14 dicembre?

Volti nuovi

ELIA CAPRILE – Dopo un girone d’andata trascorso a interrogarsi su chi dovesse essere il titolare tra Scuffet e Sherri, senza che nessuno dei due estremi difensori fornisse chissà quali garanzie in più dell’altro, il Cagliari ha deciso di tagliare la testa al toro e ribaltare le gerarchie tra i pali. Dal Napoli, col quale aveva giocato 4 gare in stagione, è arrivato infatti Elia Caprile: classe 2001, nato a Verona, l’ex Bari ed Empoli si è imposto senza dubbi come portiere nell’11 di partenza.

Considerando anche le partite con l’attuale capolista, Caprile si sta confermando tra i migliori portieri in A: solamente Nicola Leali (Genoa) ha un differenziale tra gol subiti “attesi”, in base alla qualità dei tiri in porta concessi alla squadra avversaria, e gol incassati per 90’, con una differenza positiva di 0.32 – per dare un’idea, Carnesecchi è +0.05. Più di particolari qualità tra i pali o valutazioni impeccabili in uscita – il Cagliari ha sempre subito almeno una rete da quando il portiere cresciuto tra Chievo e Leeds ha preso possesso della maglia da titolare -, Caprile sta riuscendo a fornire maggiore sicurezza al reparto, tramite comunicazione verbale e linguaggio del corpo: una dote spesso sottovalutata, quella di far sembrare ai compagni di “essere più forte di quanto tu in realtà non sia”, fondamentale per sistemi difensivi spesso col baricentro basso e che accettano di accogliere il nemico in casa propria prima di respingerlo.