Il calcio di Italiano, i volti nuovi del Bologna, la sfida cruciale per l’Atalanta: ecco il bigino di presentazione

scheda. La presentazione di Massimiliano Bogni

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V ero che mancheranno ancora 6 partite alla fine del campionato al triplice fischio odierno, ma questo Atalanta-Bologna può comunque essere dipinto come uno scontro diretto determinante nella corsa alle prossime coppe europee. La squadra di Italiano ci arriva senza dubbi sulla scia di prestazioni migliori, ma l’Atalanta ha dimostrato più volte in stagione di avere “in canna” un livello di gioco anche superiore a quello nelle gambe e nei piedi degli emiliani. Rispetto all’1-1 dell’andata, come è cambiato il Bologna?

Volti nuovi

JUAN MIRANDA – Gli unici momenti in cui il terzino spagnolo non è stato padrone indiscusso della fascia sinistra difensiva rossoblu sono casualmente capitati nelle due sfide stagionali con l’Atalanta: a fine settembre e a cavallo tra gennaio e febbraio, il dualismo con un profilo più fisico ed esplosivo come Lykogiannis ha caratterizzato il turnover costante di Italiano.

Nelle ultime 8 gare di Serie A, tuttavia, solamente in 2 occasioni l’ex Betis e Barcellona non ha giocato l’intera partita: troppo importante la sua qualità nel trasmettere palla dal centro del campo verso Ndoye (13.10 passaggi progressivi ogni 90’: solo Locatelli ne effettua di più in Serie A), troppo determinante il suo mancino in corsa per servire dal binario laterale gli inserimenti in area dei compagni (4.99 cross per 90’: 6° in A, appena sotto i 5.10 di Bellanova). Con caratteristiche tecniche tipicamente spagnole – lui è di Olivares, Andalusia -, senza un piede debole così affidabile ma con un sinistro estremamente vario per sensibilità e portata, con l’educazione calcistica impartitagli dalla Masia il classe 2000 condivide anche i punti fisiologicamente deboli: nel confronto con un cursore più atletico e fisico come Bellanova, la stazza non esagerata di Miranda potrebbe pagare dazio.