Atalanta, dai prestiti poche luci e tante ombre: non è un anno buono. Chi spunta con buoni dati? Bakker

scheda. L’approfondimento di Valerio Mazzola

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P untuale, come e forse più dei treni svizzeri, ecco arrivata l’ultima sosta per le nazionali della stagione 2024/25 e il nostro resoconto sui prestiti atalantini. Rituffiamoci quindi nel mondo prestiti dopo che nell’ultimo nostro approfondimento, risalente a febbraio, avevamo parlato delle operazioni di mercato che avevano interessato i nostri calciatori impegnati con altre casacche. Ci eravamo lasciati sottolineando come l’annata sia decisamente grigia ed ovviamente in un solo mese la situazione non è radicalmente cambiata. Per trovare un po’ di sorriso dobbiamo dare uno sguardo all’infermeria. Due le situazioni risolte dal nostro ultimo approfondimento. Una riguarda El Bilal Tourè che, fermo da metà novembre per la frattura del metatarso, ha finalmente ritrovato il campo. È accaduto l’8 marzo quando ha disputato pochi minuti; ora però può tentare di recuperare, almeno in parte, il terreno perduto. L’altro giocatore che ha risolto i propri guai fisici è Andrea Oliveri (Bari) che, dopo l’infortunio a metà gennaio, ha ritrovato il campo all’inizio di marzo. Nessuna nuova invece per quanto riguarda Giorgio Cittadini. Il difensore in prestito al Frosinone a metà febbraio ha ripreso ad allenarsi in gruppo con i canarini, ma da allora non è mai stato convocato e riguardo a lui scarseggiano le informazioni sul sito della società ciociara. Terminati gli aggiornamenti medici passiamo a quelli di carattere agonistico andando alla ricerca di quelle note, non molte, che possono essere considerate positive.