S ei mesi di campionato, escludendo dal computo la sosta da metà novembre a inizio gennaio per il Mondiale, possono cambiare notevolmente il valore di mercato di un calciatore. Lo dimostrano Giorgio Scalvini e Rasmus Højlund che rispetto all’inizio della stagione hanno visto esplodere la propria quotazione. Incredibilmente invece non è cambiato nemmeno di una virgola il valore complessivo dell’intera rosa dell’Atalanta, almeno a guardare i valori pubblicati da Transfermarkt, il sito di riferimento per le valutazioni e i trasferimenti dei calciatori professionisti di tutto il globo. La rosa della Dea valeva 329 milioni e mezzo di euro a metà settembre e altrettanti ne vale adesso. Tutti gli altri club della Serie A hanno invece sperimentato variazioni, 8 in positivo e gli altri 11 in negativo. Nell’ordine di pochi punti percentuali sono state le variazioni di Milan (meno 1,49 % frutto di 8,3 milioni di euro di calo), Bologna (meno 2,51 %, con un delta di 3 milioni e mezzo di euro), Lazio (più 2,82 %) e Salernitana (più 4,05 %), in doppia cifra tutte le altre. Vediamo i dati nel dettaglio, sempre ricordando che i valori qui espressi possono discostarsi anche di molto dai prezzi delle transazioni del calciomercato: il valore cerca di fotografare la “dimensione economica” di un calciatore, il suo prezzo viene determinato nella trattativa sulla base di tantissime variabili che possono alzarlo o abbassarlo rispetto al valore.