S in dalle prime battute del campionato in corso si è sviluppato un dibattito, su Corner, sul suo gruppo Facebook ma anche sui media nazionali, sul fatto che l’attuale Serie A sarebbe sempre meno equilibrata rispetto al passato nel confronto tra squadre di prima e seconda fascia. Si tratta di un argomento che si presta a molte considerazioni soggettive: c’è chi propende per questa tesi, chi invece ha una visione più sfumata della situazione riferendosi al fatto che nulla è cambiato rispetto ad annate precedenti, che nella seconda parte di stagione stanno recuperando le squadre più in difficoltà e che la tendenza proseguirà fino alla fine del campionato. In generale negli ultimi tempi sembra perdere di consistenza l’assioma secondo cui il nostro campionato non sia il più bello ma almeno il più combattuto. A rendere l’argomento di assoluta attualità sono arrivate le parole di Stephen Pagliuca, proprietario e co-chairman dell’Atalanta: “Ci sono due temi importanti nel calcio europeo: uno è il rischio retrocessione, il secondo è l’equilibrio competitivo. I tifosi amano la NFL perché ogni club di ogni città può vincere, dai mercati più piccoli a quelli più grandi. I tifosi non vogliono una situazione in cui quattro o cinque dominano a causa dei loro ricavi. Credo che la prossima sfida del calcio europeo sia quella dell’equilibrio competitivo, di come fare per far sì che ogni club abbia chance di vincere e di lottare per dei titoli”. Queste le dichiarazioni dell’imprenditore americano rilasciate in occasione del Business of football summit organizzato dal Financial Times il 1 marzo. Pensiamo di poter offrire un contributo oggettivo alla discussione cominciando a stabilire cosa si intende per campionato equilibrato: è quello in cui ogni anno vince il titolo una squadra diversa, quello dove le differenze di rosa e di classifica sono minori o, ancora, quello dove possono emergere ai vertici nuove realtà, o infine, trasferendoci ai temi di calcio giocato, quello dove le partite sono equilibrate sul campo, incerte nel risultato e l’ultima in classifica ha sempre la possibilità di sconfiggere la prima?L’importanza che viene data a tutti questi aspetti nello sport professionistico Usa ha sviluppato numerosi modelli di misurazione.