I l debito dell’Inter non è un thriller finanziario ad alta tensione ma poco ci manca e le scene iniziali di questa storia ce le immaginiamo in un trafficato quartiere di Los Angeles, ai piani alti di un grattacielo dove ha sede la Oaktree Capital Management. Gli attori protagonisti sono da un lato del tavolo i manager di una società finanziaria per vocazione alla caccia di rendimenti a doppia cifra, e dall’altro una delle società più storiche del calcio mondiale che, dopo il fallimento del progetto Superleague, ha pochissimo tempo per trovare il denaro necessario alla sua continuità aziendale. Spettatore interessato il popolo interista che non può serenamente festeggiare lo scudetto dopo 11 anni di attesa. Oaktree in inglese vuol dire quercia, simbolo di solidità e potenza e questo è il nome che si è dato il fondo americano che ha recentemente chiuso l’operazione di finanziamento di 275 milioni a favore dell’Inter acquisendo a garanzia il pacchetto di azioni di proprietà Suning pari a circa il 68% del totale. Il restante è in mano a LionRock Capital, altra società d’investimento molto attiva in Asia. Oaktree gestisce attualmente asset per 153 miliardi di dollari ed è molto presente nel settore dei fondi pensione pubblici e privati che, si sa, negli Usa rappresentano la colonna portante degli investimenti. La società è relativamente giovane, fondata nel 1995, ed è presieduta da Howard Stanley Marks considerato un guru della finanza per aver previsto e cavalcato il crollo del settore immobiliare Usa ed il fallimento della banca Lehman Brothers nel 2008. Oltre ai fondi pensione la loro specializzazione è il “distressed debt” (asset per 36 miliardi): in pratica il finanziamento a favore di società che in italiano si potrebbero facilmente tradurre come «stressate» ma è meglio definire in difficoltà o interessate da ristrutturazioni societarie. Ad esempio in Italia sono ancora presenti nel loro portafoglio Conbipel (tuttora in concordato) e Banca Progetto, una banca online che è riuscita, grazie ad una preventiva cessione, a sfuggire al fallimento della controllante Banca Popolare dell’Etruria. In questo approfondimento faremo un dettagliato punto della situazione dell’Inter.