Il bilancio dell’Atalanta/2 Costi in aumento: 23 milioni in un anno. Tecnici e allenatori: stipendi per 9,4 milioni (+43%)

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Dopo la prima parte, dedicata ai ricavi (leggila cliccando QUI ), prosegue la serie di approfondimenti sul bilancio dell’Atalanta, curati da Giovanni Cortinovis. Oggi il focus si sposta sui costi.

N el favorevole contesto che si è venuto a creare a seguito dei brillanti risultati conseguiti in sede sportiva, la società ha operato in modo da poter rafforzare la propria struttura, l’organizzazione e il proprio organico in funzione delle finalità e degli obiettivi aziendali/sportivi. Questa frase, collocata nella Relazione sulla Gestione che accompagna il bilancio 2021 dell’Atalanta, subito dopo l’evidenziazione dei principali costi dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 sembra spiegare le ragioni dell’incremento delle spese.

La corsa dei costi

I Costi della Produzione sono infatti cresciuti dai 166.464.934 euro del 2020 ai 189.185.549 euro dell’ultimo anno. Si tratta dell’ottavo aumento consecutivo perché nel 2013 ammontavano a 61,5 milioni di euro, mentre nel 2012 erano di 64,8 milioni di euro, ovvero 3,3 milioni di euro in più. Dal 2014 è iniziata la crescita dei costi, prima contenuta arrivando a 63,5 milioni di euro, poi il balzo a 73,9 milioni di euro nel 2015 e l’anno dopo un leggero aumento fino a 79 milioni di euro. Nel 2017 per la prima volta sono stati varcati i 100 milioni di euro, raggiungendo 104,8 milioni di euro.