Dazn e il calcio in 10 orari. Come fanno in Europa e un dubbio: incassa di più la Premier, che non trasmette tutto

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L a chiamano «spalmatura del palinsesto» ma per tutti i tifosi è lo «spezzatino». La parola rende bene l’idea della frammentazione della giornata calcistica sui teleschermi. Lunch match, Monday e Friday night sono diventati termini noti anche a chi l’inglese lo mastica poco e la loro conoscenza è fondamentale per poter programmare il weekend. Da sempre sui social e quindi sui canali di Corner il pubblico si è diviso tra chi, nostalgico della sacralità di un tempo che fu, vorrebbe tutte le partite la domenica alle ore 15 e chi invece non disprezza di poter guardare più partite in un weekend, così da ammortizzare al meglio il costo dell’abbonamento. Pur essendo ormai abituati a qualsiasi decisione finalizzata a compiacere i palinsesti delle televisioni molto stupore ha provocato l’ultima proposta di Dazn che, se accettata, comporterebbe l’abolizione della contemporaneità prevedendo 10 orari diversi per le 10 partite della giornata calcistica. Di fatto avremmo 4 partite al sabato (14.30 – 16.30 – 18.30 – 20.45), 5 alla domenica (12.30 – 14.30 – 16.30 – 18.30 – 20.45 ) ed infine il posticipo serale del lunedì alle 20.45. Ancora più sorprendente è stata la decisione del Consiglio di Lega di annullare la delibera a favore della modifica che era stata approvata pochi minuti prima rinviando qualsiasi decisione alla prossima assemblea. Intanto, vediamo come questa prospettiva si calerebbe nel contesto europeo del calcio in televisione.