N el 1998 nasce Google, il motore di ricerca che ci cambierà la vita, la Francia vince i Mondiali e Pantani porta il ciclismo italiano sulla vetta di Giro e Tour. Per i tifosi laziali invece la giornata da ricordare rimarrà il 6 Maggio. Alla mattina si celebra, in grande spolvero alla Borsa di Milano, l’ammissione alle quotazioni della SS Lazio Spa, in serata la squadra biancoazzurra è attesa a Parigi per finale di Coppa Uefa contro l’Inter di Ronaldo, quello vero, Luis Nazario de Lima. «Sarà un successo comunque vada», commenta il finanziere Sergio Cragnotti, all’epoca presidente del club biancoazzurro: «Il nostro è un progetto a lunga scadenza, al di là dei risultati sportivi, che non potrà prescindere dalla valorizzazione del marchio e dallo stadio di proprietà, siamo la prima squadra a quotarsi in Borsa perché più pronti, rispetto a Juve, Inter e Milan, ad affrontare il mercato e le sfide innovative che esso richiede».
Poi la serata al Parco dei Principi risulterà particolarmente amara per i cuori biancocelesti che assistettero allo show dell’Inter allenata da Gigi Simoni, risultato finale 3-0 con reti di Ronaldo, Zanetti e Zamorano e quella sconfitta si rivelò essere un presagio di sventure per l’andamento del titolo in Borsa da quel momento in poi. Sul rettangolo verde, a dire il vero, arrivarono le vittorie della Coppa delle Coppe nel 1999 e dello scudetto nel 2000 ma la quotazione risultò del tutto impermeabile all’escalation sportiva, quasi a prevedere quanto poi successe nei primi anni del 2000: l’epopea Cragnotti ebbe un brusco stop in seguito al suo arresto, accusato e poi giudicato colpevole del crack fallimentare del gruppo Cirio che rischiò di mandare in bancarotta anche il club, salvato solo grazie all’intervento dell’imprenditore Claudio Lotito nel 2004 quando in accordo con i vertici dell’istituto di credito Capitalia si concluse una transazione con l’Agenzia delle Entrate per la rateizzazione in 23 anni dei debiti accumulati fino ad allora.