Atalanta, analisi di bilancio/1 I ricavi: su i diritti tv, pesa l’effetto Covid. Plusvalenze, c’è di tutto: da 34 milioni a 49 euro

Articolo.

Lettura 5 min.

A ll’ascesa dell’Atalanta in campo sportivo si accompagna la continua crescita sotto il versante economico, come dimostra il bilancio dell’anno solare 2020 che riporta un utile d’esercizio di 51.738.249 euro. Un valore insolito per il calcio italiano e per di più maturato in un arco di tempo che è stato condizionato per tre quarti dalla pandemia di Covid-19. Ciò nonostante l’Atalanta è riuscita non solo a migliorare il suo miglior risultato di tutti i tempi, ma ha quasi doppiato questo valore: il top risaliva al 2017, quando il club nerazzurro realizzò un utile di 26.682.658 euro. L’anno dopo l’utile fu comunque buono, ma scese a 23.958.355 euro mentre nel 2019 salì a 26.497.451 euro. L’utile d’esercizio è la differenza tra tutti i ricavi e tutti i costi di una annata. Come spiega la Relazione sulla gestione, allegata al bilancio, questo valore discende “dai risultati sportivi che ormai da diverse stagioni si mantengono su livelli elevatissimi” e che suscitano uno straordinario interesse per la squadra. Questo si traduce in un incremento dei ricavi da trasferimento dei calciatori, ma anche nella crescita delle altre voci legate alla gestione dei giocatori e ai diritti tv. Vediamo ora tutti i ricavi, nel dettaglio.