N ella prima puntata che potete leggere QUI abbiamo analizzato i dati dell’ultimo ventennio atalantino in merito alla sottoscrizione degli abbonamenti e relative presenze allo stadio. L’analisi ci ha fatto comprendere come, per tutto l’arco temporale preso in esame, vi sia stata una discreta stabilità nella richiesta di tessere stagionali con eccezione degli anni di Gasperini dove si sono raggiunti numeri decisamente superiori alla media.
L’eccezione sembra essere la campagna abbonamenti della stagione in corso che, seppure non ancora terminata, appare al momento in calo di circa un 20% rispetto alla media dei 3 anni precedenti. Se spostiamo il nostro punto d’osservazione più indietro nel tempo lo scenario cambia sostanzialmente. L’inizio degli anni 80 ci vede assenti dalla Serie A per 5 anni consecutivi compresa l’unica parentesi in Serie C, tutto questo mentre il calcio nazionale dimentica le ferite del calcio-scommesse e grazie agli azzurri di Bearzot fa segnare, con la vittoria del Mundial 82, uno dei suoi trionfi più belli. Il campionato negli anni successivi diventa “il più bello del mondo” con il ritorno dei calciatori stranieri più popolari, arrivano Maradona, Platini, Boniek, Falcao, Zico , il meglio del calcio internazionale. L’Atalanta il suo Mundial, la sua festa popolare la vive con un po’ di ritardo nella stagione 84/85, si torna in A, Nedo Sonetti ha condotto la squadra nerazzurra ad una cavalcata trionfale nel campionato cadetto, festeggiata all’ultima giornata di campionato prima allo stadio, battendo 4-2 la Sambenedettese e poi per le vie della città. Durante l’estate l’entusiasmo non si spegne anzi il 22 Luglio 1984 arriva a Bergamo Glenn Stromberg e prima di partire per Roncegno viene salutato allo stadio da circa 3.000 tifosi, il capitano svedese è quasi in imbarazzo per tanta euforia. Anche al botteghino il pubblico risponde alla grande: si staccano 17.731 abbonamenti, tutt’ora un record ineguagliato ed alla prima di campionato, contro l’Inter, non si sa bene come, entrano allo stadio 43.626 spettatori, altro primato destinato a rimanere tale.