Weekend in zona gialla, controlli intensificati
Avanti con la didattica in presenza al 50%

Più attenzione ai luoghi maggiormente frequentati, per ora nessuna criticità. Scuola, resta il 50%

Maggiore attenzione ai luoghi più frequentati, come Città Alta e il centro, e didattica in presenza ancora al 50% per verificare la tenuta del sistema del trasporto pubblico locale. Queste le decisioni emerse mercoledì dopo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in vista soprattutto del primo weekend in cui Bergamo e tutta la Lombardia sono in zona gialla. Più libertà di movimento quindi, ma questo non deve tradursi in assembramenti nelle vie dello shopping o fuori da bar e ristoranti.

Tutti abbiamo visto le immagini della folla di giovani sui Navigli a Milano già lo scorso fine settimana, quando ancora eravamo in zona arancione, ed è montata la polemica sui controlli: da una parte il Cts che invocava l’intervento dei sindaci, dall’altra i primi cittadini che sottolineavano come i controlli fossero di competenza dello Stato attraverso le forze di polizia. L’attenzione è quindi massima per evitare che anche nella Bergamasca la voglia di libertà non si traduca in un «liberi tutti».

«Con l’avvicinarsi del primo fine settimana in zona gialla abbiamo deciso, nel corso del Comitato, di aumentare i controlli e le verifiche nell’ottica che abbiamo avuto fino a oggi, cioè quella di intervenire dove ci sono situazioni che necessitano di un’azione repressiva – spiega il prefetto Enrico Ricci –. I controlli saranno intensificati nelle zone in cui c’è maggior presenza di persone, come Città Alta, il Sentierone, via XX Settembre, piazza della Libertà, anche se al momento non sono state segnalate situazioni di particolare criticità. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, con la zona gialla è aumentata sui mezzi la presenza di studenti ma anche di utenza extrascolastica, per questo abbiamo chiesto ai presidi, d’intesa con l’Ufficio scolastico provinciale e con l’agenzia di trasporto pubblico locale, di mantenere la didattica in presenza al 50% nelle scuole superiori bergamasche, anche se la normativa prevede che si possa arrivare al 75%. Questo per verificare la capacità del servizio pubblico di soddisfare l’incremento di domanda determinato dalla zona gialla». Una richiesta che era arrivata già con una nota del prefetto la scorsa settimana e aveva trovato d’accordo Patrizia Graziani, direttore dell’ufficio scolastico territoriale, Emilio Grassi, direttore dell’Agenzia del Tpl («così si potrà monitorare per un paio di settimane la nuova organizzazione») e il sindaco Giorgio Gori. Ancora una settimana, insomma, per decidere di alzare la percentuale di studenti in presenza.

Per quanto riguarda i controlli delle forze di polizia in questi giorni, dalla prefettura (che raccoglie i dati di polizia, carabineri, guardia di finanza e polizie locali) arrivano numeri incoraggianti. Mercoledì su 1.229 persone fermate solo due sono state sanzionate mentre i 176 negozi sono risultati tutti in regola. Una sola multa martedì su 2.832 persone controllate e ancora tutti negozi in regola sui 169 controllati in città e provincia. Lunedì erano state più numerose le persone identificate, 3.528, di cui 15 multate di 400 euro. Un negozio era stato sanzionato e chiuso temporaneamente sui 265 controllati.

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