Weekend con il Fai: tesori a km zero. Le visite in sei Comuni

IL 12 E 13 OTTOBRE. Chiese e monumenti aperti a Bergamo, Almenno San Bartolomeo, Roncobello, Fonteno, Covo e Solto Collina. Mobilitato un esercito di volontari.

Tornano, oggi e domani, le «Giornate Fai d’Autunno», uno dei più importanti eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. L’evento, giunto alla sua tredicesima edizione e organizzato dal Fai, vedrà aprire le porte al pubblico, da Nord a Sud della Penisola, di 700 luoghi d’arte, storia e natura, insoliti e curiosi, poco conosciuti e valorizzati, alcuni dei quali solitamente inaccessibili in 360 città. In Lombardia verranno aperti 123 beni in 49 Comuni, grazie all’impegno, alla creatività e alla passione di migliaia di volontari. E nella Bergamasca saranno 14 le proposte di visita. Lasciandosi guidare dalla curiosità il visitatore potrà ritagliarsi su misura un itinerario di scoperta personalizzato della provincia, grazie alle tante proposte a cura della Delegazione Fai di Bergamo e del Gruppo Fai della Bassa Bergamasca.

Ad Almenno San Bartolomeo i visitatori potranno scoprire l’antico cuore sacro della chiesa e del convento di Santa Caterina di Tremozia, fondati nel 1515, la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo, consacrata nel 1459 che presenta una commistione tra architettura settecentesca e gusto neoclassico, e il giardino e le sale di villa Veronesi. Salendo in Valle Brembana, poi, a Baresi (Roncobello), si potrà visitare il Mulino «Maurizio Gervasoni», edificio rurale in pietra risalente al XVII secolo che conserva ancora oggi un torchio per ottenere il preziosissimo olio di noci, un mulino per cereali datato 1672 e alcune testimonianze di un antico forno per il pane: nel 2003 è stato il secondo bene più votato nel censimento i «Luoghi del Cuore» e la Fondazione nel 2005 ha potuto acquistare il mulino e ne ha fatto oggetto di sapiente opera di restauro. La gestione del Mulino è stata poi affidata alla comunità locale. Sposandosi nell’Alto Sebino si potranno invece scoprire Fonteno, un piccolo borgo ricco di fascino con solo 567 abitanti, che custodisce la piccola chiesa di San Rocco in stile neogotico (che contiene un tabernacolo opera del Fantoni), e Solto Collina, con la sua chiesetta di San Rocco, la casa della storica famiglia Foresti, con la torre medievale trecentesca, la residenza Ca’la Ripa (dimora storica della famiglia Ranzanici), il palazzo comunale, e la chiesa di Santa Maria Assunta, raggiungibile mediante una bellissima scalinata novecentesca in ceppo di Grè. Mentre, per chi vorrà scoprirà la bassa bergamasca, la tappa sarà a Covo, dove saranno diversi (chiese, mulini, oratori, cappellette, cascine, palazzi e murales) i luoghi che apriranno alle visite guidate. Ma dove le giornate Fai saranno allietate anche dai festeggiamenti della Sagra di Covo, dove in oratorio e le attività convenzionate si potrà gustare il famoso raviolo nostrano di Covo De.Co. e la Büdelina de Còf, e dalla X edizione del Medioevo Covese legata alla rievocazione storica del miracolo della reliquia di San Lazzaro. Due, infine, le tappe a Bergamo: Palazzo Moroni col suo maestoso giardino e, in Città Alta, il castello di Valverde.

Per tutti i dettagli delle aperture e modalità di partecipazione visitare i siti www.giornatefai.it e www.fondoambiente.it. Per accedere alle visite è sufficiente presentarsi in loco durante gli orari di apertura indicati nella scheda descrittiva di ciascun luogo.

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