Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 03 Febbraio 2025
Villaggio degli Sposi, si è spenta Gina Volpi: fu tra le prime ad abitare il quartiere
MARTEDÌ I FUNERALI. L’affetto per don Bepo Vavassori e per il Patronato, che negli anni Cinquanta fu teatro dell’incontro con il marito, Luigi Tolfo detto Gallenga, Luigina «Gina» Volpi ha saputo trasmetterlo alla sua famiglia e a tutto il Villaggio degli Sposi, che proprio lei e suo marito furono tra i primi ad abitare nel 1957.
Ieri mattina la signora Gina, 91 anni, si è spenta nella sua abitazione di via Fratelli Ruffini in una di quelle casette fatte costruire da don Bepo che fecero nascere il quartiere. Per questo lei è sempre stata un po’ la memoria storica di questo spicchio della città, uno degli ultimi a sorgere tra i campi di periferia subito dopo la metà del secolo scorso. Ed è qui che Luigina Volpi si è spesa per una vita nel sociale, contribuendo a fondare una ventina d’anni fa il Centro anziani (oggi Centro per tutte le età), nel quale per anni ha prestato il suo contributo come volontaria.
Lascia tre figli, Fausto, Annalisa e Adriano, cinque nipoti e due pronipoti. Il ricordo della figlia Annalisa torna alla metà degli anni Cinquanta, all’incontro tra mamma Gina e papà Luigi, storico fabbro del Patronato, uno delle migliaia di giovani che si definivano i «figli» di don Bepo: «Si sono conosciuti in chiesa al Patronato – racconta –. A Messa lui ci andava perché sapeva di trovare anche lei. Don Bepo li ha sposati il 1° giugno 1957 e subito dopo sono andati a vivere in una delle prime case del Villaggio, dov’è rimasta tutta la vita».
Gina era legata ancora oggi al Patronato: «Ci portava tutti gli anni a Santa Brigida e ancora di recente, alla festa di don Bosco, aiutava nella pesca di beneficenza», continua la figlia. Gli anni che avanzavano non le hanno impedito di continuare la sua opera di bene nei confronti degli anziani: «Come mamma è stata severa, ma molto presente – ricorda Annalisa –. Teneva molto ai valori e allo studio».
La camera ardente è stata allestita nell’abitazione di via Ruffini, dove oggi pomeriggio (3 febbraio) alle 17 un gruppo di parrocchiani si recherà in visita per un momento di preghiera. «Ricordava con affetto la storia di questo quartiere, di cui si sentiva parte integrante – ricorda il parroco, don Matteo Cella –. Raccontava spesso anche la fatica e allo stesso tempo il fascino di quando arrivò ad abitare insieme al marito e trovò un posto nuovo, dove non c’era neppure la strada ed era tutto ancora da costruire».
Frasi contenute anche nel documentario dell’oratorio che racconta la storia del Villaggio, pubblicato su YouTube: «La prima volta che sono venuta non c’era niente – ricorda Luigina nel video –. Pioveva, i pullman si fermavano lontano e per arrivare a casa dovevo camminare sull’erba in parte alla strada che ci faceva sprofondare. Poi in pochi anni il quartiere si è sviluppato». I funerali di Luigina Volpi saranno celebrati domani (martedì 4 febbraio) alle 10 nella parrocchia del Villaggio.
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