Viale Giulio Cesare, collaudo al nuovo ponte: poi si riapre

IL CANTIERE. Il collaudo statico per verificare la tenuta del nuovo ponte di viale Giulio Cesare è in programma martedì 3 e mercoledì 4 settembre.

Se andrà a buon fine, si potrà proseguire con i «dettagli», riaprendo il viale al traffico. Si lavora a spron battuto per non allungare ulteriormente i tempi di cantiere: la fine era prevista per sabato 31 agosto, ma è dei giorni scorsi l’annuncio del Comune della proroga dei provvedimenti viabilistici fino al 10 settembre, con la rassicurazione che la viabilità sarà ripristinata «prima dell’apertura delle scuole, prevista il 12 settembre».

Le chiusure al traffico

Dalla seconda metà di giugno viale Giulio Cesare è chiuso tra via Tito Livio-via Legrenzi (per chi proviene da Monterosso) e via Finardi, per poter demolire l’attuale ponte sul quale si sviluppa il viale stesso e per realizzarne uno nuovo, più largo (in tutto 18,90 metri), sotto il quale passeranno i tram diretti in Valle Brembana. Il tracciato della ex ferrovia passava già sotto viale Giulio Cesare, ma con una larghezza limitata (essendo la ferrovia composta da un solo binario). La T2, invece, avrà una larghezza maggiore in previsione di un doppio binario e dell’affiancamento della ciclabile.

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Ritardo nella consegna delle travi

L’allungamento dei tempi di cantiere sul ponte della nuova Teb 2 è dovuto «a un ritardo nella consegna delle travi a sostegno del ponte e i lavori di spostamento dei sottoservizi hanno richiesto più tempo del previsto» precisano da Teb. Una criticità superata, spiega Giuliano Lorenzi, dirigente Area Sviluppo T2 e responsabile unico del procedimento: «Una volta fatto il collaudo del ponte si procederà con la pavimentazione finale e la sistemazione degli ultimi sottoservizi. Siamo in dirittura d’arrivo». In lavorazione anche un altro ponte funzionale alla T2, a Villa d’Almè, vicino al capolinea: «Stiamo completando i getti delle spalle – illustra Lorenzi –, a ottobre inizia il montaggio del nuovo Ponte Rino, come previsto».

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