Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 21 Novembre 2024
Via XXIV Maggio a Bergamo: «I 31 alberi non si possono salvare, ma opere verdi per 72mila euro»
IL PUNTO. Senza esito i tentativi di mediazione dell’assessore Ruzzini con l’operatore privato per rivedere gli accordi, risalenti al 2016.
«Non è stata commessa nessuna leggerezza. Ho fatto di tutto per cercare una mediazione». È con il cuore in mano che l’assessore al Verde Oriana Ruzzini ammette, con rammarico, che, in poche parole c’è pochissimo margine per salvare gli alberi di via XXIV Maggio. «Anche se io mi auguro sempre che ci sia spazio ancora per qualche riflessione da parte dell’operatore. Si è sempre in tempo. Non so ancora quando li abbatteranno». L’assessore lo dice dopo aver reso pubblica la risposta data all’interrogazione scritta a firma del consigliere comunale Alberto Ribolla (Lega) che chiedeva lumi riguardo all’abbattimento degli alberi.
La situazione in via XXIV Maggio
Il taglio di 31 alberi di pregio tra carpi e tigli (ancora in piedi) è «necessario» per la realizzazione del complesso residenziale su via XXIV Maggio, vicino alla Social Domus, parte dell’ultimo miglio della riqualificazione dell’area degli ex Riuniti. Non si tratta degli alberi sul viale, ma di quelli che insistono sull’area privata del cantiere di «Ferretticasa Spa».
Il progetto è noto da tempo, fa infatti parte dell’Accordo di programma del 2016 per il piano del vecchio ospedale
L’eliminazione degli alberi permetterà lo scavo del parcheggio interrato, che sarà in parte destinato a uso pubblico. Il progetto è noto da tempo, fa infatti parte dell’Accordo di programma del 2016 per il piano del vecchio ospedale, diventato nel frattempo sede dell’Accademia della Guardia di Finanza. I 9mila metri quadri destinati a residenziale sono l’ultimo tassello, messi in vendita da Cassa depositi e prestiti e acquistati dalla società immobiliare, che dopo le demolizioni e le bonifiche sta entrando nel vivo dell’intervento.
La protesta dei residenti
Tra i residenti del quartiere, però, è subito montata la protesta per il (pur previsto da tempo) abbattimento degli alberi con diverse segnalazioni arrivate in Comune e l’assessore Ruzzini si è da subito spesa per dare una «spalla» ai residenti. Nonostante i tentativi di mediazione, attraverso, ad esempio, più colloqui con l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini, il progettista e l’operatore Carlo Ferretti, «non è emersa alcuna possibilità di ripensamento riguardo il progetto e il destino degli alberi nell’area - spiega Ruzzini nel documento ufficiale di risposta all’interrogazione della Lega - confermando la volontà di procedere come da progetto».
Opere verdi per 72mila euro
Nella risposta data al consigliere Ribolla, tuttavia, l’assessore al Verde fa presente che Ferretti deve ora compensare la perdita degli alberi. «Gli accordi tra amministrazione e attuatore, a seguito di un confronto relativo agli aspetti urbanistici, paesaggistici e ambientali, si sono conclusi con un parere favorevole rilasciato dal Servizio Verde Pubblico alla pratica paesaggistica e che vincola il rilascio di successivi titoli abilitativi al pagamento di oneri risarcitori pari al valore ornamentale degli alberi da rimuovere, al quale viene scomputato il valore dei nuovi impianti messi a dimora», scrive Ruzzini nel documento.
In poche parole, il permesso per costruire (PdC) «dovrà essere condizionato al deposito di apposita garanzia per la realizzazione di opere compensative del verde e che dovranno essere pianificate e concordate con il Servizio Verde Pubblico e realizzate entro la durata dello stesso», spiega Ruzzini nel testo. Opere «green» di un importo complessivo di oltre 72mila euro, così come viene definito nell’ultimo parere relativo al permesso di costruire. «Nell’ambito del Regolamento Edilizio – conclude l’assessore – sono stati inseriti elementi più stringenti per l’abbattimento di alberi (circonferenza fusto da 80 cm a 40 cm) e soprattutto è stato introdotto il concetto di Valore Ecosistemico del Verde, che si aggiunge al preesistente Valore Ornamentale».
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