Via XX Settembre, chiude dopo 48 anni Rizzi Gioielli

L’ATTIVITÀ STORICA. Dopo tre generazioni e 48 anni di attività nel cuore dello shopping di Bergamo città, chiude la gioielleria «Rizzi Gioielli» in via XX Settembre 116, all’incrocio con largo Rezzara.

Il cartello appeso all’ingresso comunica «scontissimi», anche al 40%, per la chiusura definitiva prevista per il 30 ottobre. A tratteggiare la storia della storica gioielleria è Stefania Rizzi, 59 anni, rimasta da sola a gestire la boutique di gioielli di famiglia. «Ho due sorelle gemelle di 54 anni – racconta Stefania – ma Paola lavora a Parigi, sempre nel campo dei gioielli, per il gruppo Lafayette, mentre Alessandra è a Bergamo ed è insegnante. A volte lei mi aiuta, ma gestire il negozio è diventato impegnativo. Mio papà è mancato nel 2020 e mia mamma è ormai molto anziana. Per ciò abbiamo deciso di chiudere».

Pezzi unici e speciali

A dare vita alle collezioni di gioielli creativi del negozio è stato il nonno di Stefania, Sandro, insieme ai genitori di lei, Giovanna e Antonio. «Insieme avevano prelevato la gioielleria della famiglia Quadri, quindi hanno continuato la tradizione dei gioielli in queste mura – ricorda –. Hanno fatto corsi di gemmologia ed è nata tutta l’attività». «La nostra particolarità? Oltre alla gioielleria classica come i “solitari”, diamo vita a pezzi unici ed esclusivi grazie ai nostri orafi e artigiani. Amiamo unire le pietre preziose come diamanti, rubini e zaffiri a pietre dure e semi preziose. Questa unione rende le nostre creazioni uniche e speciali. Diamo anche nuova vita ai gioielli che ci portano i clienti, in base ai loro desideri», racconta Stefania.

«Amiamo unire le pietre preziose come diamanti, rubini e zaffiri a pietre dure e semi preziose. Questa unione rende le nostre creazioni uniche e speciali. Diamo anche nuova vita ai gioielli che ci portano i clienti, in base ai loro desideri»

A incidere sulla chiusura del negozio ci sono anche i cambi di abitudini dei cittadini e una difficoltà nel trovare artigiani. «L’acquisto è diventato complicato. Un tempo si entrava in negozio, si sceglieva e si comprava, senza troppe indecisioni. Adesso è raro che la scelta sia immediata. Le persone ci pensano prima di acquistare», racconta. «Abbiamo anche pensato di delegare, di trovare qualcuno a cui insegnare il lavoro così da non dover chiudere il negozio, ma non è stato possibile. Non abbiamo incontrato nessuno a cui lasciare l’attività in sede, anche perché le persone in questo ambito si affidano a chi conoscono e a chi sanno essere in grado di fare un ottimo lavoro, specialmente per quanto riguarda il restyling dei gioielli personali».

Vendite private e e-commerce

Ma la tradizione famigliare dei Rizzi non finisce qui. Chiude, sì, il negozio fisico, ma continueranno a vendere tramite l’e-commerce e vendite private. «Continueremo a creare i nostri pezzi unici e a non avere marchi, ma li venderemo con nuove modalità. La vendita online ormai è una strada avviata, sicura e molto apprezzata. E i social network in questo aiutano molto, perché possiamo mostrare con fotografie e video i nostri gioielli. Ci adopereremo anche per la consegna a domicilio a Bergamo e provincia», specifica Stefania. Il futuro, dal mese di novembre, del civico 116 in via XX Settembre pare sia stato già deciso. La proprietà dello stabile (non della famiglia Rizzi) sembra che interromperà la tradizione dei gioielli e ospiterà le vetrine di una multinazionale francese della cosmetica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA